Si possono tenere animali domestici nelle zone comuni di un condominio? Per i giudici non ci sono dubbi, ecco cosa hanno previsto.
Molti studi evidenziano come possedere un animale domestico faccia bene alla salute, migliorando la vita e il benessere psicologico. Si riduce, infatti, il senso di solitudine e si favoriscono le interazioni sociali, perché si esce più spessa da casa.
Le persone affette da disturbi mentali cronici, invece, riescono a controllare più facilmente i sintomi e a distrarsi dalla malattia. Passare del tempo con un animale domestico contribuisce a ridurre l’ansia, la tristezza e l’insicurezza. Molto spesso, tuttavia, si hanno problemi a gestire gli animali perché non si dispongono di spazi sufficienti. Si tratta di un cruccio che affligge, ad esempio, chi vive in condominio.
Come preservare la sana convivenza con gli altri inquilini? Il codice civile, all’art. 1138, stabilisce che il regolamento condominiale non può vietare il possesso di animali domestici all’interno del proprio appartamento. Ma tale principio vale anche per le parti comuni (come il giardino)? La questione è stata chiarita dai giudici.
Per il Tribunale di Cagliari, eventuali norme del regolamento condominiale in difformità con l’art. 1138 del codice civile devono considerarsi nulle. La legge, però, parla di “animali domestici“, ossia quelli da compagnia, come cani, gatti, uccelli, pesci, roditori e, di conseguenza, potrebbe essere vietato il possesso di animali esotici, come iguane o serpenti.
Al riguardo, tuttavia, non c’è concordanza assoluta da parte delle giurisprudenza, perché per alcuni giudici, nel caso di volontà unanime da parte dei condomini, potrebbe essere inserito un divieto assoluto alla detenzione di animali nell’edificio.
Il regolamento, inoltre, può vietare di lasciare gli animali domestici nelle aree comuni del condominio, come il giardino, l’entrata, le scale. In tal caso, infatti, è necessario preservare il decoro, la sicurezza e l’igiene della struttura e degli inquilini. Tra l’altro, lasciare un animale incustodito, mettendo a repentaglio l’incolumità altrui, costituisce un illecito amministrativo, punito, ai sensi dell’art. 672 del codice penale, con la multa fino a 258 euro.
È, invece, illegittima una norma che dispone un divieto assoluto di introdurre animali domestici nelle parti comuni del condominio, anche se controllati e muniti di guinzaglio e museruola. Non si può vietare il solo passaggio degli animali domestici, ad esempio per le scale.
In conclusione, gli animali da compagnia possono essere introdotti nelle zone comuni dei condomini, a condizione che non siano lasciati soli ma che vengano sempre controllati, per non mettere in pericolo gli altri inquilini e per preservare il decoro dell’edificio.
La carriera come modella di Luna Shirin Rasia prende il via grazie a uno shooting…
Il problema delle gambe gonfie è spesso causato da uno stile di vita sedentario o…
In una recente intervista a SuperGuidaTv, Simona Ventura ha espresso un parere ottimistico sullo stato…
Con Alfonso Signorini al timone, il programma promette di rinnovarsi ancora una volta, mescolando volti…
Secondo quanto riportato dal portale TVBlog.it, noto per le sue anticipazioni affidabili sul mondo della…
Con circa 7mila follower al momento dell'esplosione mediatica legata alla sua relazione con Fedez, il…