Via libera alla pensione a 61 anni: finalmente il Governo l’ha approvata. Vediamo cosa bisogna fare per accedere alla misura.
Pensione a 61 anni: ora puoi. Il sogno di tutti gli italiani finalmente diventa realtà: la misura è stata approvata. Fino al 2010 era abbastanza comune uscire dal lavoro intorno ai 60 anni o anche prima. Dalla legge Fornero in poi riuscire ad accedere alla pensione prime dei 67 anni è quasi impossibile.
L’ex Ministro del lavoro Elsa Fornero, infatti, nel 2011 ha portato l’età pensionabile a 67 anni. Ci sono misure di prepensionamento ma quasi tutte si rivolgono solo a categorie lavorative specifiche oppure chiedono di aver versato molti anni di contributi.
Grazie a questa nuova misura molti lavoratori potranno accedere alla pensione a soli 61 anni: cioè con ben 6 anni di anticipo rispetto alla Fornero. Un bel traguardo e, soprattutto, un modo efficace per favorire il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro.
Pensione a 61 anni: ecco cosa devi fare per riuscirci
Sei stanco di lavorare e hai già 61 anni? Ora puoi accedere alla pensione con un semplice “trucchetto”: devi farti licenziare. Se il tuo datore di lavoro ti licenzia, infatti, tu per 2 anni avrai diritto alla Naspi, l’indennità di disoccupazione che spetta a coloro che perdono il lavoro non per propria volontà.
La durata della Naspi corrisponde alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni. Ovviamente, dunque, devi aver lavorato per un po’ di tempo in quell’azienda, non pochi mesi altrimenti il “trucchetto” non funzionerà. Trascorsi i 2 anni di Naspi, a questo punto, quando non riceverai più il sussidio potrai fare richiesta di pensionamento con Ape sociale.
Ape sociale, infatti, si rivolge anche ai disoccupati ed è fruibile a 63 anni e 5 mesi di età con 30 anni di contributi. Attenzione, però, questa misura prevede qualche penalizzazione che devi conoscere. In primo luogo l’assegno previdenziale che riceverai ogni mese non potrà superare i 1500 euro.
In secondo luogo con Ape sociale non riceverai né la tredicesima né la quattordicesima. Ape sociale non è soggetta alla rivalutazione annua e non è reversibile: se ti accadesse qualcosa tuo marito o tua moglie non riceverebbero nulla. Infine se vai in pensione con Ape sociale non puoi tornare a lavorare se non in modo autonomo e occasionale fino ad un massimo di 5000 euro l’anno.
Tutte queste limitazioni, comunque, verranno meno quando compirai 67 anni: a quel punto, infatti, l’Inps ti darà la tua pensione di vecchiaia ordinaria.