Bob Dylan dichiara che Paul McCartney sia il più grande. Queste le sue parole:
“Ho conosciuto i Beatles davvero agli inizi… Li ho conosciuti tutti e quattro… Oggigiorno è dura trovare un cantante migliore di quanto lo fosse Paul McCartney, e di quanto ancora lo sia oggi… Provo un timore riverenziale nei confronti di McCartney. E’ forse l’unico nei confronti del quale provo timore riverenziale. Paul è in grado di fare tutto. E non è mai calato… Ha il dono innato della melodia, ha quello del ritmo, è in grado di suonare qualsiasi strumento. Può fare brani urlati o ballate, le sue melodie gli vengono facilmente… A Paul viene tutto così dannatamente facile… Vorrei quasi che avesse lasciato la scena. Tutto quel che esce dalla sua bocca è melodia…”
Paul McCartney su Bob Dylan:
“I miei idoli erano Elvis… L’Elvis pre-esercito… Sono ancora convinto che quella fosse la cosa più eccitante. Little Richard – ero un suo fan – ma l’avevamo incontrato ad Amburgo e non c’era bisogno di andare in America solo per lui. Era un idolo. Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, Fats Domino. Incontrammo Fats a New Orleans. Portava un orologio di diamanti a forma di stella. Faceva un gran colpo. Cominciammo ad incontrare gente apparsa sui giornali o in film. Vivevamo fianco a fianco con loro…
Bob Dylan era uno di loro… Dylan era il nostro idolo”.
Aggiunge Paul McCartney:
“Fu un grande onore conoscere Bob Dylan. Ci fu una festa quasi selvaggia quando lo incontrammo. Quella notte mi convinsi di aver capito il significato della vita. Dissi al nostro autista: “Mal, dammi carta e penna. L’ho scoperto!”. Mal guardò dappertutto senza molto successo. Alla fine le trovò e io scrissi il mio messaggio per l’universo. Gli dissi “Mettitelo in tasca!”. La mattina dopo mi chiese se volevo quel pezzo di carta. “Oh Sì”, risposi. Lo aprii e c’era scritto: “Ci sono sette livelli!””.