
Queste famiglie italiane pagheranno bollette dell'acqua molto salate - maggiesfarm.it
Ancora aumenti. Bollette dell’acqua alle stelle. Ecco dove le famiglie italiane pagheranno di più per il servizio idrico.
Ogni anno si festeggia il World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua che quest’anno cade il 22 marzo. Risorsa preziosa e indispensabile per la vita, l’oro blu condivide la sorte destinata a tutte quelle risorse che appaiono inesauribili. Diceva infatti il celebre autore José Ortega y Gasset che nessuno manifesta mai gratitudine per presenze ovvie e scontate come l’aria che respiriamo o il sole che sorge ogni giorno.
Per far scorrere l’acqua ci basta azionare la leva del rubinetto. Un semplice gesto che ci fa dimenticare che, per parafare un noto detto, nessuna bevuta è gratis e che gli sprechi d’acqua vanno evitati il più possibile. Sorseggiare acqua ha un costo e stando al XX Rapporto di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato la rete idrica italiana assomiglia piuttosto a un colabrodo visto che si perde oltre il 42% dell’acqua.
Insomma, i servizi idrici sono spesso carenti (soprattutto al Sud) e i dati Istat del 2022 registrano una perdita del 35,2% dell’acqua immessa nella rete idrica dei capoluoghi di provincia, percentuale che sale al 42,4% su scala nazionale. Il tutto si traduce in costi più alti per le famiglie italiane, con un netto aumento rispetto ai 406 euro del 2019 (senza contare che più di un quarto degli italiani non si fida dell’acqua di rubinetto).
Bollette dell’acqua, la stangata degli ultimi anni per le famiglie italiane
Allo stato attuale circa 25 milioni di famiglie italiane (il 95,8% del totale) sono allacciate alla rete idrica e ogni giorno vengono erogati 214 litri per abitante. A essersi gonfiati sono soprattutto i costi: dai 406 euro del 2019 e i 481 del 2023 siamo arrivati a una media di 500 euro a famiglia, superando la soglia psicologica dei 400 euro. L’elettrodomestico più idrovoro è sicuramente la lavatrice con 48 litri di acqua consumati a ogni ciclo di lavaggio.

Una regione del Centro si aggiudica la poco invidiabile maglia nera per la bolletta idrica. Chi paga di più per i consumi di acqua in Italia sono gli abitanti della Toscana, che ogni anno devono sborsare mediamente 748 euro. A seguire troviamo l’Umbria con 634 euro e le Marche (613 euro). C’è poco da rallegrarsi dunque. Nel 2024 le bollette sono aumentate del 4% in Italia.
Gli aumenti maggiori, sempre in termini percentuali, si sono registrati in Abruzzo (+8,5%), Emilia-Romagna (+8,8%) e Marche (+7,1%). Ancora peggio va se calcoliamo l’aumento delle bollette negli ultimi cinque anni. In questo caso il rincaro è pari a un +23,2% a livello nazionale. Il podio delle tre regioni più tartassate comprende Molise (+60,3%), Trentino-Alto Adige (+49,0%) e Liguria (+43,7%).
In cima alla classifica delle città più care per il servizio idrico spicca Frosinone, con una spesa media di 917 euro a famiglia. Seguono Grosseto e Siena, alla pari con 821 euro. Le città meno care per la bolletta dell’acqua sono Milano (185 euro), seguita da Trento (200) e Cosenza (204 euro, 15 euro in più e una posizione in meno però rispetto all’anno precedente).