
Cartelle esattoriali, cambia tutto nel 2025 - (maggiesfarm.it)
Cartelle esattoriali: nel 2025 cambia tutto. Ecco come deve comportarsi chi vuole fare ricorso. La guida giurisprudenziale
L’evoluzione della normativa in ambito tributario ha portato a un cambiamento significativo nelle modalità di notifica dei ricorsi. Questo aspetto è cruciale per garantire la correttezza e la trasparenza del sistema fiscale italiano.
Le implicazioni pratiche di tali normative sono significative: non solo garantiscono una maggiore efficienza nel processo tributario, ma proteggono anche i diritti dei contribuenti, assicurando che le comunicazioni siano chiare e tempestive.
Cartelle esattoriali: le novità del 2025
Con il Decreto Legge 119 del 2018, le procedure di trasmissione degli atti processuali in materia tributaria sono state modificate, imponendo l’obbligo di notifiche esclusivamente in forma telematica. L’obiettivo principale di questo cambiamento normativo è semplificare le procedure e ridurre i tempi di gestione, rendendo il sistema più efficiente.

La recente ordinanza n. 4815 emessa dalla Corte di Cassazione il 24 febbraio 2025 ha ribadito con fermezza l’inammissibilità delle notifiche cartacee, confermando il rigore della normativa vigente. Questo caso ha visto coinvolta una contribuente, socia di una società a ristretta base, il cui ricorso era stato notificato in forma cartacea il 16 dicembre 2019, in un periodo in cui la normativa richiedeva già espressamente la trasmissione telematica.
L’Agenzia delle Entrate aveva sollevato un’eccezione di inammissibilità fin dal primo grado di giudizio, evidenziando che la notifica non rispettava le disposizioni normative. La Commissione Tributaria Regionale ha stabilito che il ricorso avrebbe dovuto essere notificato esclusivamente per via telematica. La Cassazione ha quindi confermato questa decisione, sottolineando che la notificazione cartacea non poteva essere considerata valida, a prescindere dalla ricezione dell’atto da parte del destinatario.
Per comprendere meglio l’importanza di questa pronuncia, è necessario analizzare il contesto normativo e le modalità operative previste per la trasmissione telematica. L’obbligo di notificare il ricorso tributario in forma telematica è stato formalizzato il 24 ottobre 2018, attraverso modifiche all’art. 16-bis del Decreto Legislativo n. 546 del 1992. Queste modifiche stabiliscono che la notifica deve avvenire esclusivamente tramite strumenti digitali, senza alcuna possibilità di sanatoria nel caso in cui venga utilizzata una modalità diversa, anche se l’atto raggiunge il destinatario e il suo scopo.
Il Decreto Ministeriale n. 163 del 2013, insieme ad altri decreti attuativi, ha definito le modalità tecniche per garantire un’efficace comunicazione tra le parti del processo tributario. Questo sistema non solo mira a garantire la certezza delle comunicazioni, ma anche a ridurre i margini di errore e a velocizzare i tempi di risposta.
In un contesto in cui la digitalizzazione sta diventando sempre più centrale, il rispetto di queste norme è fondamentale per evitare l’inammissibilità dei ricorsi. Nell’ordinanza in esame, la Corte di Cassazione ha chiarito che non è possibile applicare alcuna forma di sanatoria per la trasmissione cartacea degli atti, nemmeno in presenza di una ricezione dell’atto da parte dell’ufficio tributario.
Tuttavia, è interessante notare che esiste una giurisprudenza contrapposta, come evidenziato dalla sentenza n. 585 del 2025. In tale caso, la Corte ha affermato che la notifica effettuata per posta, sebbene nulla, non è considerata inesistente. In questa situazione, si è ritenuto che la violazione delle modalità di notifica potesse essere sanata se l’ufficio tributario si era costituito in giudizio. Questa interpretazione si fonda su un principio generale del diritto processuale, secondo cui una nullità può essere sanata se l’atto raggiunge comunque il proprio scopo.
La posizione prevalente della Cassazione tende a escludere qualsiasi forma di sanatoria per le notifiche che non rispettano i requisiti telematici. Questo approccio rigoroso invita i professionisti del settore tributario a prestare particolare attenzione alle modalità di notifica, per evitare che un ricorso venga dichiarato inammissibile a causa di una trasmissione non conforme.