
Chi può richiedere la disoccupazione nel 2025?(www.maggiesfarm.it)
La domanda di disoccupazione é un passaggio fondamentale per chi si trova a dover affrontare la perdita del lavoro in modo involontario.
Accedere all’indennità di disoccupazione, conosciuta come Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) o alla Dis-Coll (indennità per i collaboratori), è essenziale per sostenere il proprio reddito durante un periodo di difficoltà. In questo articolo, scopriremo come presentare la domanda di disoccupazione, quali documenti sono necessari e quali requisiti devono essere soddisfatti.
L’indennità di disoccupazione è destinata ai lavoratori che hanno perso involontariamente il proprio lavoro. Tuttavia, ci sono alcune categorie escluse da questa prestazione. Non possono richiedere la Naspi i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni e gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato. Possono invece presentare richiesta i seguenti gruppi:
- Apprendisti
- Dipendenti della pubblica amministrazione con contratto a tempo determinato
- Personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato
- Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato
Inoltre, ci sono specifiche situazioni in cui è possibile accedere all’indennità anche per coloro che hanno presentato dimissioni. Ad esempio, le lavoratrici che hanno lasciato il lavoro durante il periodo di maternità possono richiedere la Naspi, poiché queste dimissioni sono considerate per giusta causa. È importante notare che un provvedimento in discussione in Parlamento potrebbe influenzare i diritti di accesso alla Naspi per chi viene licenziato dopo cinque assenze ingiustificate.
Per accedere alla disoccupazione, è necessario soddisfare ulteriori requisiti, tra cui:
- Essere in stato di disoccupazione
- Avere versato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione
Come presentare la domanda di disoccupazione
La domanda di disoccupazione deve essere presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. Se il termine viene superato, non sarà possibile richiedere l’indennità, anche se i periodi non goduti verranno considerati per domande future, purché rientrino nel termine di quattro anni.
La Naspi decorre in base a quando viene effettuata la richiesta:
- Se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno dalla cessazione del lavoro, l’indennità inizia a decorrere dall’ottavo giorno successivo alla cessazione.
- Se presentata dopo l’ottavo giorno, l’indennità inizia dal giorno successivo alla presentazione della domanda.
La domanda deve essere inviata esclusivamente online attraverso il sito dell’INPS. Per farlo, è necessario avere le credenziali di accesso, come Spid, Cie o Cns. Una volta effettuato l’accesso, il richiedente deve seguire questi semplici passaggi:
- Selezionare “Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito”.
- Cliccare sulla sezione “Naspi” nella barra laterale.
- Accedere alla sezione “Indennità di Naspi”.
- Procedere con l’invio della domanda.
È fondamentale controllare i propri dati anagrafici, le motivazioni del licenziamento e verificare attentamente tutti i dettagli prima di procedere con l’invio. In alternativa, è possibile richiedere assistenza da parte di Caf, patronati o professionisti abilitati, che possono guidare nel processo di richiesta.

Per ottenere lo stato di disoccupazione, è obbligatorio rilasciare la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did). Questa dichiarazione può essere presentata online e deve soddisfare determinati requisiti, tra cui:
- Non svolgere alcuna attività lavorativa, sia di tipo subordinato che autonomo.
- Avere redditi da lavoro dipendente o autonomo che non superano le detrazioni spettanti.
Questo secondo requisito è stato introdotto dal decreto n. 4 del 2019, e consente di mantenere lo stato di disoccupazione anche se si percepiscono redditi limitati.
L’importo della Naspi per il 2025 è calcolato sulla base della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi quattro anni. Fino a un massimo di 1.436,61 euro, l’indennità è pari al 75% della retribuzione media, mentre per importi superiori si aggiunge un 25%. Tuttavia, non può superare i 1.562,82 euro annui.
È importante notare che l’indennità si riduce del 3% a partire dal sesto mese di fruizione e dal primo giorno dell’ottavo mese se il beneficiario ha 55 anni al momento della presentazione della domanda.