
Latte la classifica di Altroconsumo - maggiesfarm.it
Il metodo usato dai ricercatori ha attribuito il 40% del punteggio ai test di laboratorio, con analisi su valori nutrizionali, acidità, danno termico, presenza di acqua aggiunta e contaminanti come l’aflatossina M1. Il restante 60% è stato suddiviso tra una prova d’assaggio “alla cieca” (sempre al 40%), condotta da esperti, e la valutazione dell’etichetta e del packaging (20%). I dati raccolti hanno permesso di stilare una classifica chiara. Nessuno dei campioni ha però raggiunto punteggi da “eccellente”. I tecnici Altroconsumo hanno evidenziato che “a differenza di indagini precedenti, in questo caso non è emerso alcun prodotto di qualità superiore”.
I risultati: chi sale, chi delude, chi resta nella media
In cima alla classifica si trova il Carrefour Classic Microfiltrato 100% italiano, che ha totalizzato 67 punti su 100. Questo latte si è distinto per l’etichettatura accurata e un profilo nutrizionale equilibrato, oltre a non presentare criticità evidenti nei test di laboratorio. È risultato uno dei più stabili sotto il profilo termico.
Seguono a ruota il Polenghi 100% italiano e Parmalat Bontà e Linea, entrambi con 65 e 64 punti. Parmalat ha ottenuto punteggi elevati per il trattamento termico corretto e per l’assenza di contaminanti, mentre Polenghi è stato tra i migliori nel test sulla presenza di acqua estranea, elemento decisivo per valutare l’integrità del prodotto.

Tra i marchi più noti, Esselunga 100% italiano e Conad Buono dal Gusto Leggero hanno ottenuto 64 punti, garantendo un buon equilibrio tra qualità e prezzo. Più indietro, Arborea 100% sardo e Granarolo Biologico si sono fermati a quota 63. La maggior parte degli altri campioni ha gravitato attorno ai 60 punti, con leggere variazioni.
Il punteggio più basso è stato assegnato al Tre Valli 100% italiano, con 47 punti su 100. L’analisi ha evidenziato valori anomali di acqua estranea, che hanno inciso negativamente sulla valutazione finale. Non si tratta di un prodotto pericoloso, ma la qualità risulta nettamente inferiore alla media del campione.
Il test di Altroconsumo mette in luce un dato significativo: la qualità del latte a lunga conservazione in Italia è mediamente buona, ma priva di eccellenze. Nessun prodotto si è distinto in modo netto per sapore, composizione o sicurezza. Questo non significa che i latti siano scadenti, ma segnala un ampio margine di miglioramento per l’industria alimentare.
L’indagine sottolinea anche l’importanza della trasparenza in etichetta. In un periodo in cui i consumatori cercano alimenti sicuri e ben identificabili, sapere cosa si sta comprando diventa centrale. Alcuni marchi hanno fornito informazioni chiare, altri meno. E spesso, nella scelta tra due prodotti simili, è proprio l’etichetta a fare la differenza.