
L'uso della candeggina - (maggiesfarm.it)
Come e quando utilizzare la candeggina in lavatrice? Ecco cosa sapere per evitare che i nostri capi si rovinino
La candeggina è un elemento fondamentale nel processo di lavaggio dei vestiti, grazie alle sue proprietà smacchianti e igienizzanti. Tuttavia, è essenziale maneggiarla con attenzione e sapere quale tipo di candeggina utilizzare in base alle specifiche esigenze dei capi da trattare.
In questo articolo esploreremo i vari utilizzi della candeggina, approfondendo quando è preferibile ricorrere alla candeggina normale e quando scegliere quella per delicati.
L’uso corretto della candeggina
Il primo passo per un uso corretto della candeggina è consultare l’etichetta dei capi d’abbigliamento. Su ogni etichetta sono presenti simboli che indicano le modalità di lavaggio e i trattamenti consentiti. Tra questi, il triangolo è il segnale principale riguardante l’uso della candeggina. Ecco una spiegazione dettagliata dei vari simboli:

- Triangolo semplice bianco: indica che il capo può essere trattato con cloro, perossido di idrogeno o acqua ossigenata.
- Triangolo semplice nero: segnala che il capo non può essere candeggiato, e in tal caso è consigliabile evitare qualsiasi tipo di candeggina.
- Triangolo con X sopra: indica che il tessuto non è adatto al candeggio in alcun modo.
- Triangolo con due linee oblique interne: specifica che il capo non può essere trattato con cloro, ma è possibile utilizzare un candeggio ossidante, come la candeggina delicata.
- Triangolo con scritto CL all’interno: conferma che il capo può essere trattato solo con cloro, evidenziando una maggiore tolleranza nei confronti della candeggina classica.
La candeggina classica, a base di cloro, è ideale per il trattamento dei capi bianchi e di quelli più resistenti. È particolarmente efficace nel pretrattamento di macchie ostinate, come quelle di vino rosso, caffè o grasso. Tuttavia, un uso eccessivo può indebolire e danneggiare i tessuti nel tempo. Pertanto, è fondamentale utilizzare la candeggina classica con moderazione.
Quando ci si trova di fronte a capi bianchi che hanno subito un errore di lavaggio, come un mix accidentale con indumenti colorati, la candeggina classica può rivelarsi un grande alleato. Per rimediare a un cambio di colore indesiderato, si può preparare una soluzione di acqua e candeggina: in una bacinella da 10 litri aggiungere 150 ml di candeggina e lasciare in ammollo i capi per almeno un’ora. Dopo il trattamento, è consigliabile pulire il cestello della lavatrice per eliminare eventuali residui e procedere con un nuovo lavaggio a bassa temperatura, evitando l’asciugatura al sole per prevenire ingiallimenti.
La candeggina delicata, a base di perossido di idrogeno, è la scelta più indicata per il trattamento di capi colorati e tessuti più fragili. Grazie alla sua formula meno aggressiva, è adatta per smacchiare senza compromettere l’integrità del tessuto. Inoltre, è particolarmente efficace in lavaggi a basse temperature, dove la disinfezione e l’igienizzazione dei capi sono ancora garantite.
Per utilizzare la candeggina delicata, è possibile aggiungerla direttamente nella vaschetta del detersivo, assicurandosi che quest’ultimo sia già stato erogato e che la vaschetta sia stata sciacquata, oppure versarla direttamente nel cestello utilizzando un tappo dosatore. In caso di macchie specifiche, è consigliato applicare la candeggina delicata direttamente sulle zone interessate prima di avviare il ciclo di lavaggio.
È importante ricordare che, sebbene la candeggina delicata sia meno aggressiva rispetto a quella classica, rimane comunque un prodotto chimico e va utilizzata con attenzione. L’uso eccessivo o improprio può comunque portare a danni ai tessuti e alterare i colori.
Per garantire risultati ottimali, è sempre consigliabile effettuare un test su un’area poco visibile del capo prima di procedere con l’uso della candeggina.