
Quest'olio causa malattie cardiache - (maggiesfarm.it)
Questo tipo di olio è dannoso per la salute? Ha alti livelli di acido erucico, considerato cardiotossico. Il suo consumo resta controverso
Un olio vegetale che ha suscitato nel corso degli anni un ampio dibattito riguardo alla sua sicurezza e ai possibili effetti sulla salute umana. Questo olio ha una storia che risale al XIX secolo. Inizialmente, veniva utilizzato per scopi combustibili, come carburante ecologico per automobili e per illuminare le strade, prima di fare il suo ingresso nel mondo alimentare.
Oggi, la sua presenza è particolarmente marcata nell’industria alimentare, dove viene impiegato in una vasta gamma di prodotti, dai snack confezionati ai cibi surgelati, fino alle margarine.
Un olio controverso
Uno dei principali motivi di preoccupazione riguardo all’olio di colza è il suo alto contenuto di acido erucico, un acido grasso monoinsaturo che, in elevate quantità, è stato associato a potenziali effetti cardiotossici. Negli anni ’70, alcuni studi suggerirono che l’acido erucico potesse accumularsi nell’organismo causando danni al fegato e al cuore. Tuttavia, è importante notare che la ricerca scientifica non ha ancora fornito conclusioni definitive sulla pericolosità dell’olio di colza, né lo ha categorizzato come un olio salutare.

In effetti, la maggior parte dell’olio di colza di uso commerciale è raffinato chimicamente, il che implica un processo di estrazione che utilizza solventi e calore, riducendone ulteriormente il valore nutrizionale. La Dottoressa Goggi sottolinea che, nonostante i timori legati all’acido erucico, l’olio di colza contiene una buona percentuale di acidi grassi polinsaturi, essenziali per il nostro organismo e che devono essere assunti attraverso la dieta.
La scienza nutrizionistica chiarisce che l’olio di colza non deve essere demonizzato, ma va considerato con attenzione nel contesto dell’alimentazione quotidiana. L’olio di colza è spesso scelto per il suo costo contenuto, specialmente nei prodotti da forno, rispetto all’olio d’oliva. Sebbene sia preferibile rispetto all’olio di palma, che è un grasso saturo, sarebbe meglio optare per olio di oliva o olio di lino per mantenere un corretto equilibrio tra omega 3 e omega 6. Questi ultimi sono acidi grassi essenziali che giocano un ruolo cruciale nella salute cardiovascolare e nella regolazione infiammatoria nel corpo.
In seguito alle preoccupazioni legate all’acido erucico, è stato sviluppato un tipo di olio di colza con livelli significativamente ridotti di questo acido, noto come olio di canola. Questo olio, prodotto principalmente in Canada, è stato progettato per essere più salutare e ha guadagnato popolarità in molti paesi, dove viene considerato un’opzione benefica. Secondo uno studio del 2013, l’olio di canola potrebbe contribuire a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e migliorare la sensibilità all’insulina, rendendolo una scelta interessante nel panorama degli oli vegetali.
In definitiva, l’olio di colza rimane un ingrediente controverso nel panorama alimentare moderno. Mentre la sua economicità e la versatilità lo rendono popolare nell’industria alimentare, è fondamentale che i consumatori siano informati riguardo alle sue caratteristiche nutrizionali e ai potenziali rischi associati. La scelta tra i vari oli vegetali dovrebbe essere guidata da una comprensione approfondita delle loro proprietà e dei loro effetti sulla salute, mantenendo sempre un occhio attento alla qualità e alla provenienza degli ingredienti che consumiamo.