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Il dramma delle pensioni basse in Italia - (maggiesfarm.it)
Il tema delle pensioni basse è, da sempre, spinoso in Italia. Oggi, però, ci sono tanti strumenti per mitigare il problema
Affrontare le sfide economiche con una pensione bassa può essere difficile, ma esistono diverse misure di sostegno che possono contribuire a migliorare la situazione finanziaria dei pensionati. In questo articolo forniremo una carrellata veloce, ma esaustiva, di tutte le misure in campo.
È essenziale essere informati sulle opportunità disponibili e sui requisiti necessari per accedervi. Per ulteriori dettagli e per assistenza nella presentazione delle domande, è consigliabile consultare il sito dell’INPS o rivolgersi a enti di supporto come patronati e CAF.
Le misure d’aiuto contro le pensioni basse
L’Assegno di Inclusione è una misura introdotta per supportare le famiglie in condizioni di disagio economico, in particolare quelle con componenti disabili, minori o anziani over 60. Questo strumento ha sostituito il precedente Reddito di Cittadinanza e si rivolge ai nuclei familiari con un reddito annuo inferiore a 6.000 euro. Nel caso in cui tutti i membri del nucleo abbiano almeno 67 anni, il limite di reddito vendita a 7.560 euro.
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L’importo minimo garantito dall’Assegno di Inclusione è di 480 euro annui. Per accedere a questo beneficio, è necessario soddisfare specifici requisiti, tra cui:
Composizione del nucleo familiare : presenza di almeno un componente con disabilità, minorenne o over 60.
Cittadinanza : essere cittadini italiani, europei o in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo o status di protezione internazionale.
Residenza : aver risieduto in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Situazione giudiziaria : assenza di condanne definitive negli ultimi dieci anni.
Situazione lavorativa : nessuna dimissione volontaria dal lavoro nei 12 mesi precedenti, salva per giusta causa.
La domanda per l’Assegno di Inclusione può essere presentata attraverso il sito dell’INPS utilizzando specifiche SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a patronati o CAF per assistenza nella copertura.
Un ulteriore sostegno per i pensionati con redditi bassi è rappresentato dalla Carta Acquisti. Questo strumento prevede un contributo statale di 80 euro ogni due mesi, destinato all’acquisto di beni di prima necessità. La Carta Acquisti è riservata ai cittadini con più di 65 anni che rispettano determinati requisiti economici.
A partire dal 1° gennaio 2025, i limiti di reddito e ISEE per accedere a questo beneficio sono stati aggiornati in base agli adeguamenti ISTAT. In particolare, possono richiedere la Carta Acquisti coloro che possiedono un ISEE non superiore a 7.640,18 euro.
La richiesta può essere effettuata online, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito dell’INPS, oppure direttamente presso le sedi dell’INPS o gli uffici postali. Una volta verificati i requisiti, la carta viene rilasciata e può essere utilizzata per le spese essenziali.
Per incrementare l’importo della pensione, esistono anche strumenti come la maggiorazione sociale e la cosiddetta “quattordicesima”. La maggiorazione sociale consiste in un aumento degli importi pensionistici per coloro che si trovano in determinate condizioni economiche e anagrafiche. La quattordicesima, invece, è una somma aggiuntiva erogata annualmente ai pensionati con redditi bassi, generalmente nel mese di luglio.
Per accedere a questi benefici, è fondamentale presentare la dichiarazione reddituale (modello RED) all’INPS, attestando il possesso dei requisiti richiesti. Si consiglia di consultare il sito ufficiale dell’INPS o di rivolgersi a un patronato per ottenere informazioni dettagliate sulle modalità di richiesta e sui criteri di ammissibilità.