
Posso guidare un auto intestata a mia moglie?- maggiesfarm.it
Se hai un auto intestata a tua moglie sei sicuro di poterla guidare o rischi una grossa multa? Andiamo a vedere cosa dice la legge
Molto spesso i nostri lettori sono sempre più curiosi di saperne di più circa alcuni elementi che fanno parte della quotidianità di cui, almeno al momento, non abbiamo delle risposte chiare. Tra queste sicuramente rientra sicuramente una delle domande a cui finalmente possiamo dare una risposta per via delle nostre ricerche approfondite: siamo sicuri che se guidiamo l’auto del nostro partner non incorriamo in multe salate? La risposta vi lascerà davvero di stucco.
Uno dei punti forti della nostra quotidianità è proprio guidare l’auto che ci porta direttamente in alcuni punti della città sia per lavoro che per intrattenimento ed è normale che, sorgono delle domande che ci lasciano davvero senza fiato.
Ad esempio, prendere in prestito un auto non è una cosa scontata nonostante sia di un nostro partner, di nostra moglie o di nostro marito, in quanto nonostante sia una pratica scontata può portarci a credere che questo comportamento sia legale e lecito, proprio perché è una cosa che fanno tutti.
Nel dettaglio, andremo ad approfondire questo argomento e capire se guidare l’auto di un nostro partner o genitore sia effettivamente una pratica corretta secondo la legge.
Auto intestata ad un parente o coniuge è davvero legale? Ecco la risposta
Quando si parla di una pratica come guidare l’auto di un genitore, parente o partner, tutti credono che sia scontata e legale ma in realtà, la legge italiana stabilisce il contrario, soprattutto se l’auto non è intestata a un proprio familiare. Se ci si trova in questa situazione, e viene fatto un controllo da parte delle Forze dell’Ordine, ci si espone a serie conseguenze, che possono includere multe e anche il sequestro dei veicoli.

Se l’auto è intestata ad un familiare a normativa stabilisce delle sanzioni ma ci sono delle eccezioni come la possibilità o necessità di un membro a guidare la propria auto tanto che le forze dell’Ordine tramite dati anagrafici potrebbero consultare i dati anagrafici accertando che si tratti di un parente.
Se l’auto è intestata ad un familiare non convivente, il suddetto personaggio può essere soggetto a sanzioni. Se l’auto, invece, è usata da una persona estranea dal nucleo familiare, è necessario presentare una richiesta alla motorizzazione affinché venga notato che il mezzo potrebbe essere usato anche da un’altra persona.