
Questa sentenza della Cassazine dice che in automatico devi avere una esenzione sull'IMU (maggiesfarm.it)
In un periodo storico come quello attuale, risparmiare è diventato un imperativo per moltissime famiglie italiane. Oggi risparmi sull’IMU.
Tra rincari su generi alimentari, bollette sempre più salate e un caro vita che sembra non dare tregua, ogni possibilità di alleggerire le uscite diventa una vera e propria boccata d’ossigeno. Però, spesso non ci rendiamo conto di quante opportunità abbiamo sotto gli occhi e che, per mancanza di informazioni o per distrazione, lasciamo inutilizzate.
Esistono infatti diversi strumenti, agevolazioni e “trucchi legali” che permettono di ridurre l’impatto delle tasse sulla nostra economia domestica, ma che purtroppo non sono noti a tutti. Non hai nemmeno bisogno di rivolgerti al Caf o al Comune per vederti riconosciuto questo beneficio.
Riduzione IMU senza nemmeno fare richiesta, arriva la sentensa della Cassazione
Molte persone ignorano che ci sono situazioni particolari in cui una delle tasse più odiate dagli italiani, l’IMU, può essere ridotta drasticamente o addirittura azzerata. Quando si parla di IMU, il pensiero corre subito alla tassa sulla seconda casa, quella che fa storcere il naso a tanti proprietari di immobili. Però, c’è una buona notizia che non tutti conoscono: esistono dei casi ben precisi in cui l’IMU sulla seconda casa non è dovuta o viene ridotta del 50%. Ed è qui che entra in gioco un recente chiarimento della Corte di Cassazione che, senza ombra di dubbio, può far risparmiare molti soldi a chi si trova in determinate condizioni.
Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, se un immobile è dichiarato inagibile o inabitabile, il proprietario ha diritto a una riduzione del 50% sull’IMU. Ma la parte più interessante è un’altra: non è necessario presentare alcuna richiesta al Comune per ottenere tale riduzione. L’inagibilità, infatti, può essere attestata direttamente attraverso una semplice autocertificazione del contribuente, senza dover passare da un iter burocratico complesso.

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Questo vuol dire che se possiedi una seconda casa che, per motivi strutturali o di sicurezza, non può essere utilizzata, hai diritto a un notevole sgravio fiscale, e lo puoi ottenere in modo molto più semplice di quanto si pensi.
In pratica, basta dimostrare, anche tramite perizia tecnica o certificazione redatta da un tecnico abilitato, che l’immobile non è abitabile per ottenere la riduzione automatica dell’imposta. E non finisce qui. Se il fabbricato è completamente inagibile, quindi privo delle condizioni minime per essere utilizzato come abitazione, in molti Comuni l’IMU può addirittura essere completamente azzerata.
Conserva sempre la documentazione
Questa possibilità rappresenta una vera manna dal cielo per chi, magari, ha ereditato un immobile vecchio e fatiscente o si trova a possedere una casa vacanze che necessita di importanti lavori di ristrutturazione. In un’Italia dove ogni euro risparmiato può fare la differenza, sapere che l’IMU può essere ridotta o eliminata su una seconda casa inagibile è senza dubbio una notizia da non sottovalutare.
Però, attenzione: è sempre fondamentale conservare tutta la documentazione che attesti l’inagibilità dell’immobile per eventuali controlli successivi da parte dell’ente locale. In ogni caso, questa interpretazione della Cassazione cambia radicalmente la prospettiva di molte famiglie che, fino a oggi, credevano di non avere alternative al pagamento pieno dell’IMU. Ecco perché è essenziale informarsi e tenere sempre sotto controllo le novità fiscali, perché, come si suol dire, “il diavolo si nasconde nei dettagli” e a volte, proprio quei dettagli fanno la differenza tra spendere troppo e risparmiare con intelligenza.